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Armando Caligiuri elettroni in movimento |
Benvenuti nella pagina dedicata alle reti informatiche
In questa pagina troverete, esposta con parole semplici la storia e gli sviluppi attuali delle reti informatiche, come già ribadito nelle altre pagine è impossibile condensare in questo piccolo testo tutto quello che c' è da dire sull' argomento, ma se avete bisogno di chiarimenti o di una consulenza professionale potete contattarmi tramite la pagina "contatti".
Trovate qui su questa riga e in fondo al testo i link per andare alla pagina "informatica e hardware" e alla pagina che tratta il "software". Abbiamo detto nella pagina "informatica" che i sistemi informatici sono diventati indispensabili ormai in tutti i campi, per via della loro potenza di calcolo e alla versatilità più assoluta, data dal poter impiegare il software (o applicazione) specializzato o più adatto quando serve . Ma la vera rivoluzione è iniziata quando si è capito che collegando in rete tra loro le varie macchine si sarebbero potuti condividere i dati, le periferiche e i lavori. Si è iniziato quindi ad aggiungere nei PC gli adattatori di rete, allora non proprio veloci (1 Mbps) ma adatti allo scopo, e a collegare tra loro i PC creando le cosiddette reti locali L.A.N. (local area network), utilizzando protocolli di rete allora arcaici ma efficaci per lo scopo, tipo il NetBEUI (NetBIOS Extended User Interface) oppure il protocollo IPX-SPX. Questo tipo di reti non riuscivano a superare, per limiti intrinseci al collegamento fisico stesso e ai protocolli utilizzati la velocità di 10 Mbps, erano realizzate con tecnologia ad anello chiuso (Token Ring) ed utilizzavano per il collegamento fisico del cavo coassiale schermato per radiofrequenza RG58, con impedenza (Z) 50Ω e terminazione con connettore BNC. Topografia di una rete Token ring Connettore BNC utilizzato per intestare il cavo RG58 Il successivo arrivo di un protocollo di rete rivoluzionario, qual' era ed è il TCP/IP, ha permesso di avere più affidabilità nella trasmissione dei dati digitali, e di indirizzarli con assoluta certezza, questo ha imposto lo studio di una linea di trasmissione che consentisse una velocità di trasferimento nettamente maggiore rispetto a quelle utilizzate fino ad allora, si decise quindi di utilizzare il cavo UTP (Unshielded Twisted Pair), a doppini twistati, cioè con quattro coppie di fili intrecciati a due alla volta, per cui si ottengono quattro coppie di fili, questi cavi hanno varie categorie di qualità, quella utilizzata attualmente per la maggior parte delle reti è la categoria 5e (extended). Le reti utilizzanti questi cavi, intestati con opportuni connettori del tipo telefonico a otto contatti (RJ45), e con fili disposti in modo opportuno, permettono di ottenere velocità di trasmissione dati fino a 100 Mbps ad una distanza massima di 100 metri, e per collegamenti brevi, al massimo 10 metri, permettono di raggiungere una velocità di 1000 Mbps (1 Gbps), per distanze maggiori si utilizza il cavo STP (Shielded Twisted Pair) pressochè uguale all' UTP ma con la schermatura sia delle singole coppie, che una avvolgente la totalità delle coppie di fili intrecciati. I cavi vengono poi collegati ad un apparato elettronico detto HUB (concentratore) oppure al suo parente più intelligente cioè lo SWITCH, collocato di solito in un armadio posto al centro della rete stessa, in modo da contenere la lunghezza dei cavi al minimo possibile.
Per velocità maggiori o per lunghe distanze si
utilizza la fibra ottica,
la quale è formata da un materiale interno trasmittente la luce
Esistono, sono molto
diffuse e tendono a diffondersi sempre di più anche le reti domestiche
ed aziendali realizzate con apparati senza fili (Wireless),
le quali utilizzano una
portante a radiofrequenza
( banda assegnata dal CEPT con frequenza 2,4 GHz oppure
recentemente la banda a 5 GHz), modulata con tecnologia digitale per
collegare tra loro gli apparati informatici, abbiamo quindi a
disposizione adattatori di rete wireless per pc, switch wireless detti
access point
e router
wireless che permettono di
realizzare le reti esposte precedentemente. Esse sono in pieno sviluppo
grazie alle opportunità che offrono, quali potersi collegare senza
stendere alcun tipo di cavo, potersi collegare anche in outdoor, poter
realizzare reti LAN in edifici storici senza effettuare opere murarie e
trovano l' impiego ideale con terminali di piccole dimensioni tipo
smartphone o tablet di ogni tipo.
Router wireless con sistema Diversity Adattatore di rete wireless di tipo USB
L' arrivo della più grande rete WAN al mondo, cioè
Internet ha poi permesso di
collegare tra di loro miliardi di computer ed apparati informatici
dislocati in ogni località del mondo e di riflesso la condivisione a
largo spettro di dati, lavori, saperi e la creazione
Cavi
STP con RJ45 schermati, collegati ad uno switch
Switch in armadio collegati alla patch panel principale, il cavo
rosso è l' uplink
Cavi in fibra ottica pronti
per la posa interrata
per rete WAN
Connettori per il collegamento della fibra ottica allo switch di rete
principale Cavo di rete UTP con terminazione RJ45 SRB con ponti radio digitali e sistema di antenna propaganti il 4G e 5G
Ribadisco anche questa volta che è impossibile condensare in queste poche righe tutto quello che c'è da dire sulla materia in trattazione, per cui se volete approfondire o avete bisogno di una consulenza professionale potete contattarmi andando alla pagina "contatti" di questo sito. Spero che quanto realizzato sia di vostro gradimento, buona navigazione
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